lunedì 25 maggio 2009

Camp Duse underworld

Nelle viscere della terra in compagnia di un maniaco sessuale.


E' ben nutrito e alto di morale il gruppo che, nonostante l'alzataccia, parte da via duse all'alba della calda domenica. Si arriva sul posto senza problemi, ci si accomoda negli spogliatoi e si comincia la vestizione. In pochi minuti siamo tutti travestiti da speleologi.

Si fanno le foto di rito prima di scendere in grotta

Entriamo dalle sale aperte ai turisti, visitandole la nostra guida comincia a darci i primi consigli e ci istruisce sommariamente su come ci dovremmo comportare. Usciti dal perecorso turistco cominciamo a transitare attraverso sale di più piccole dimensioni ma non meno suggestive, fatta eccezione per la toponomastica che da un più turistico "sala dei giganti ecc" comincia a tramutarsi in sala del cazzetto e via di seguito. Le varie sale sono collegate tra loro da budelli di calcare in cui bisogna strisciare con la pancia nel fango per uscire poi da dei pertugi che ricordano la primordiale esperienza del parto. C'è da dire che tra una serie di cunicoli e l'altra ci sono delle salette in cui il gruppo si compatta prima di riprendere la marcia nel sottosuolo ed in tali sale la nostra guida ci diletta con le sue avventure amorose in terra fanese e pensa bene di segnalare il precorso per quelli che verranno in futuro con dei falli di argilla plasmati in loco con cura maniacale. Quando si arriva in tali salette di raccolta è curioso notare come ordini prontamente agli uomini del gruppo di posizionarsi in punti chiave, vuoi per segnalare un buco vuoi per consigliare su appigli e posozioni il compagno che sopraggiunge, mentre assiste personalmente le donne con consigli quali vieni verso di me e fatti abbrancare, appoggiati sulla mia gamba e via discorrendo. Verso la fine del percorso ci si sistema in una grande sala e si spengono le luci per provare l'oscurità totale. Di nuovo si percorrono stretti cunicoli per ricongiungersi col percorso turistico in cui sbuchiamo all'ora di punta tutti coperti di fango , tra la massa di turisti. Fa in qualche modo piacere sentirli sussurrare tra loro mentre ci vedono "guarda! sono speleologi!"

3 commenti:

Marco Ciasco ha detto...

Quindi eravate un gruppo di speleologi guidati da un maniaco sessuale? Fico!

Ilaria ha detto...

Si esatto...sono stati davvero impagabili gli sguardi di ammirazione e invidia dei turisti che ci hanno addirittura detto: Che bravi..avete trovato nulla di nuovo?!? :D

Luca ha detto...

Bah....per ciò che mi riguarda i bambini che mi hanno visto uscire si sono nascosti dietro le gambe delle loro mammine, graidando "aiuto!"....ahime!