giovedì 27 agosto 2009

Film che molti dovrebbero vedere

Bill Maher è un comico da noi poco conosciuto ma che negli Stati Uniti è da quasi vent'anni uno dei più noti protagonisti dei late night shows. Uno stand-up comedian che da sempre rivolge gran parte dei suoi monologhi verso una totale demitizzazione dei dogmi delle varie religioni del mondo, ogni volta demistificati attraverso lo strumento dell'ironia e rese vittime sacrificali delle sue caustiche punchlines. Accompagnato dal regista di Borat, Larry Charles, e dalla sua troupe, Maher compie un viaggio intorno al mondo intervistando vari esponenti di numerose religioni, da quelle più assurde ed improbabili che si annidano nell'entroterra americano, fino ai credo più istituzionalizzati e perciò considerati inviolabili. Politici e artisti devoti vengono ascoltati, anche addetti di un parco a tema della Florida inequivocabilmente chiamato “The Holy Land”. A questi Maher oppone in ogni occasione il suo personale credo del “dubbio” e della dissacrazione.
Se si sospende per un attimo l'essenza del lavoro sul metalinguaggio che la categoria del “mockumentary” (il falso documentario) implica per necessità, Religiolus può essere a suo modo considerato un “mock-documentary”, nel senso più letterale del termine: quello di un documentario che elegge il verbo “to mock” a vero e proprio principio ispiratore. D'altronde lo stesso titolo originale (Religulous) è un gioco linguistico e al tempo stesso una precisa dichiarazione d'intenti: si tratta di un documentario con un fine marcatamente canzonatorio, quello di mettere in ridicolo lo stesso concetto di religione. E Maher è il portavoce ideale di tale tipo di operazione. Motivato da una saggezza epicurea e da una retorica voltairiana, il comico americano parte da un principio incontrovertibile: la ratio deve sempre dominare sulla religio, la saggezza immanente deve sempre risultare superiore ad ogni superstizione trascendente. Maher e Charles avvalorano tale ipotesi partendo dal dato storico che le religioni non solo sono state per millenni “oppio dei popoli” per eccellenza, ma anche causa, supporto o giustificazione per guerre, eccidi, soprusi e morte. Molte delle domande che Maher pone in questo documentario, fra un'intervista e uno sfottò con questo e quell'esponente religioso, sarebbe opportuno sentirle fare un po' più spesso al di fuori di una sala cinematografica, visto che quel che vi è all'esterno è un mondo che troppo spesso impone politicamente, culturalmente e storicamente l'idea di religione come “religione di stato”, punto di vista unico sulle cose e sulla natura.


Guarda un po', oggi sia io che filo siamo in vena di dare consigli utili. Per quanto non mostri nulla che qualunque persona dotata di un minimo di cervello non possa capire facilmente da sola, è un film da vedere. Potrebbe risvegliare qualche coscienza. ovviamente in italia è stato boicottato.
Lo potete scaricare direttamente e in modo rapidissimo tramite questi link: basta scaricare i 4 file, poi decomprimere il primo dei 4, e il pc vi creerà il file intero con il film.
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4 commenti:

Marco Ciasco ha detto...

Lo guarderò volentieri ma tanto noi Simo siamo prevenuti tanto quanto quelli che credono.
Alla fine ho imparato solo che discutere di religione fra credenti e non credenti è inconcludente e tutto tranne che costruttivo.

Simo ha detto...

ma certo. infatti mi guardo bene dal farlo. magari può essere utile però risvegliare le coscienze di coloro che non sono effettivamente credenti o praticanti, ma sono riluttanti ad abbandonare la forma esteriore di ciò che gli è stato inculcato e che ancora resiste in loro sebbene non la mettano assolutamente in pratica.... chi ha orecchie per intendere...

Marco Ciasco ha detto...

Cioè in pratica il 99% delle persone.

Filo ha detto...

L'ho visto ed è meraviglioso